VIAGGIANDO CON UN’ OPERA
D’ARTE. DIRE VALIGIA…
Cosa vuol dire viaggiare con la valigia?
Lascio una mia vecchia macchina, custodita dall’alto della mia finestra, nel parcheggio sotto casa, “in performance”, con l’intento nella rimozione della stessa, di lasciare il segno di questo fermo. Riscopro così le distanze e nuovi rapporti, con l’andare a piedi e con i mezzi pubblici partendo da Lissone (MI) e destinazione il luogo dell’esposizione con una valigia che contiene l’opera da esporre. La valigia ha subito una metamorfosi da contenitore di un’opera d’arte a opera d’arte stessa, diventando contenitore e contenuto insieme.
il vuoto lasciato dalla mia auto e la mia
valigia rossa
PRIMO VIAGGIO 08 aprile 2006
Con la mia prima uscita col mio trolly
rosso, partii con il bus, sotto casa, x arrivare
alla Stazione di Seregno destinazione Milano.
Questa rosso mi donava uno sguardo attento e curioso da parte dei passeggeri presenti, per loro,
ero sicuramente una viaggiatrice
di lunga percorrenza… un viaggio anticipato di stagione. Era una giornata
piovosa e l’autista, con accento meridionale,mi fece la solita domanda: in che posto al sole stai
andando? E così inizio a raccontare del mio progetto e cercare una rievocazione di quei tempi di immigrati, dove le valigie erano di cartone chiuse con lo
spago, e dalle quali uscivano odori dei prodotti tipici della terra…un bel
racconto della storia dei suoi genitori…
Salgo sul
treno e uno studente s’interroga sul contenuto della mia valigia, sollecitato
forse dalla mia affermazione: una valigia può contenere tutto.
A seconda del mezzo bus, treno, metropolitana, e un pezzo a piedi, ti
rendi conto degli sguardi a seconda del mezzo, la mia destinazione era la
manifestazione di Arte da Mangiare: Mangiare …a
letto!!! ClochArt Arte e
Artisti, una nuova realtà di povertà? La valigia conteneva 8 sacchi di juta per
il dormitorio per artisti.
SECONDO VIAGGIO 01 luglio 2006
Partenza alle ore 06.00 dalla fermata del bus a Lissone.
Fatalità incontro l’autista che un anno fa mi diede il passaggio di ritorno dalla Lartfall del Lido con la stessa valigia.
Mi riconosce. Io al momento no, ma poi la memoria ritorna… Mi accompagna in stazione e aspetta la partenza del treno e io con un fazzoletto bianco lo saluto.
Scendo a Sesto e prendo la metropolitana per arrivare in Stazione Cadorna dove ho un appuntamento con una jaguard… il viaggio è confortevole ed è un’occasione x arrivare tra i primi al luogo dell’appuntamento, anche se mi dispiace un po’ non essere partita col treno…
Per questa istallazione la valigia rossa conteneva 4 strisce di caolino (le strisce della careggiata “on the road”), patatine fritte (caolino e gesso), cartoline, un panetto di argilla da manipolare dadi, mestolo e osso per la performane “Il brodo primordiale”.
Destinazione:
manifestazione PASSEGGIATA
EFFIMERA Museo del vetro al Rustico di Villa Draghie-Museo
Internazionale del vetro d’arte di Montegotto Terme
(PD):
TERZO VIAGGIO 08 luglio 2006
Destinazione: GORIZIA-NOVA GORICA per .la manifestazione ARCHIPELAG . In questa occasione ho portato libri in radica, nella parte centrale della piazza, esattamente al confine tra i due stati (ITALIA-SLOVENIA) e lasciato messaggi in rotolo e pagine di radica nel territorio.
QUARTO VIAGGIO agosto 2006
Poi sono passata a costruire borse in conchiglia, caolino, cartapesta (LE SHOPPING BAG) opere d’arte ben visibili nei miei spostamenti in città (in metropolitana diventava un po’ pericoloso x la fragilità del pezzo) e aperte formano un “Arazzo”..
QUINTO VIAGGIO
Fino ad arrivare a costruire il “Monumento alla Papessa” una valigia in cartapesta di 150x100x10 che conteneva un abito di schell e quello della Papessa-Sacerdotessa in cartapesta, con la possibilità di aprire ed esporre nelle attese nelle stazioni l’opera viaggiante, e che arrivata a destinazione, uno veniva indossato (quello di shell) e uno da lasciare deposto nel fondo con tanto di scritta di lettere di ferro. Manifestazione: Caserma Valfré Alessandria evento sul RICICLO.
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